Perché siamo spesso spaventati al solo pensiero di cantare o parlare davanti a qualcuno?

La voce porta fuori qualcosa di noi che sta nel profondo, la parte più vera di noi e parlando o cantando la mettiamo a nudo senza possibilità di fingere o di nasconderci, manifestando all’esterno ciò che abbiamo dentro. Ecco perché quando ci permettiamo di cantare è così liberatorio. La voce parla di noi: dei nostri stati emotivi, dei nostri problemi, dei nostri blocchi. Attraverso la voce, e la vibrazione che essa crea, possiamo trovare la nostra centratura, portare a galla i nostri blocchi e trasformarli in energia creativa e positiva. Ogni persona, ogni cosa, ogni città o ambiente vibra come uno strumento musicale e vibra su una determinata nota che è la sua tonica personale.

Viviamo oggi in una società frenetica, ad un ritmo talmente veloce che spesso non riusciamo nemmeno a fermarci per ascoltare e ascoltarci. Le conseguenze psico-somatiche sono sotto gli occhi di tutti. Quando cantiamo dobbiamo fermarci, prendere consapevolezza del nostro corpo, del nostro respiro, della voce e dobbiamo ascoltare. Non importa essere intonati o aver fatto studi musicali, quello che conta è la vibrazione che si produce dentro di noi, che lavora sia sulle parti più grossolane che su quelle più sottili del nostro corpo e della nostra mente, portando sollievo, guarigione e donandoci fiducia in noi stessi e nel mondo. Il canto ci insegna a respirare, un atto così automatico che spesso non consideriamo importante. Respirare porta energia e quindi vita al nostro corpo. Il canto ci aiuta a capire maggiormente noi stessi e allo stesso tempo ci insegna a comunicare con gli altri.

Le antiche civiltà di tutto il mondo hanno studiato a lungo la voce e la musica, e ne hanno osservato gli effetti sulla mente e sul corpo. Il Nada Yoga, il Canto Armonico, i Canti in cerchio sono alcune delle pratiche che tutti possono sperimentare, e che utilizzano il canto come strumento terapico e spirituale.

Monica Primo
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