Ho già parlato del fascino che hanno su di me il lavoro all'uncinetto, a maglia e in generale tutti i lavori che prevedono la trasformazione di un filo in un tessuto o in un oggetto.
In questo caso vorrei sottolineare come la realizzazione di un lavoro di questo tipo possa essere affine alla meditazione.
Cosa vuol dire meditare? Esistono persone ben più esperte di me in questo ambito. Io mi limiterò a citare una definizione trovata su Wikipedia e a raccontare della mia personale (personalissima) esperienza.
“Meditare è una pratica che si utilizza per raggiungere una maggiore padronanza della mente, in modo che smetta il suo usuale chiacchiericcio di sottofondo e divenga assolutamente acquietata e pacifica. Lo stato di concentrazione viene raggiunto con la totale attenzione al momento presente (“qui e ora”).
Esistono due tipi di meditazione:
- recettiva: caratterizzata dalla completa assenza di pensiero e tipica delle culture orientali
riflessiva: in cui l'attenzione viene indirizzata verso un oggetto qualsiasi, tipica delle culture occidentali.
Proprio a questo ultimo tipo di meditazione può assomigliare il lavorare a maglia o all’uncinetto.
Non sono un'esperta della maglia ma quando scelgo un nuovo lavoro lo cerco piuttosto complesso, per imparare sempre qualcosa di nuovo. L'inizio del lavoro quindi risulta sempre piuttosto difficoltoso.
Devo fare molti calcoli: non ho una taglia standard e fare una maglia per me diventa una questione algebrica di equivalenze tra la taglia riportata sullo schema e le mie reali misure, inoltre a volte devo adattare le misure riportate nello schema a quelle del campione.
Dopo un inizio improbo arriva la parte che per me è come la meditazione: il lavoro inizia a crescere, piano piano non ho più bisogno di leggere lo schema per eseguire il punto prescelto e diventa un ritmico ripetersi con solo qualche piccola interruzione dovuta al conteggio dei giri e al controllo delle misure.
Qui la mia mente si acquieta, il tempo perde di significato e la mia anima si ristora.
Quando il lavoro diventa così continuo se sono in una situazione di relativa quiete posso sentire il rumore ritmico dei ferri che si toccano, il fruscio del filo che viene srotolato dalla matassa e dell'uncinetto che scorre attraverso le catenelle.
Se si consulta WikiHow (un parente stretto di Wikipedia), si trova un interessante articolo dove viene descritto come meditare.
È eccezionale come certi aspetti possano essere riconducibili a quello che si fa durante il lavoro a maglia.
Prima di tutto è necessario prepararsi: bisogna trovare un luogo abbastanza tranquillo, senza distrazioni. Sono importanti abiti comodi per favorire i movimenti e la respirazione. Si deve essere seduti in una posizione confortevole con la spina dorsale centrale alle natiche, in modo da evitare tensioni alla colonna vertebrale. Tutte queste cose valgono anche per chi fa uncinetto o maglia.
Per meditare occorre chiudere gli occhi, una luce soffusa ed eventualmente una musica rilassante, ma per fare un lavoro a maglia o uncinetto è necessaria una buona illuminazione che non infastidisca gli occhi e permetta di vedere la trama che si sta eseguendo, gli occhi sono attirati dallo svolgimento del compito e il suo procedere ritmico (tic, tic, tic, tic, frrrusssh....) può essere un ottimo sottofondo rilassante.
Alla recitazione di un mantra si sostituisce la combinazione di punti base che danno il punto con cui di esegue il lavoro e ci si concentra anziché su di un semplice oggetto, sul movimento ritmico dei ferri o dell'uncinetto. Occorre anche ogni tanto fare una piccola scansione del proprio corpo per capire se ci siamo scostati dalla posizione rilassata di partenza in modo da recuperarla ed evitare dolori quando si interromperà la lavorazione/meditazione.
Quali sono i benefici della meditazione e del lavoro a maglia e uncinetto come forma meditativa? Si abbassano i livelli di ansia, stress, rabbia e fatica, si riduce la depressione, si rinforzano le difese immunitarie e si modificano le connessioni nervose a livello cerebrale.
Ultimo ma non meno importante si ha tra le mani un oggetto che è il risultato della nostra lavorazione meditata, che ci ricorderà anche a distanza di tempo le emozioni vissute durante la sua realizzazione.
Io ho potuto sperimentarlo in più di un momento traumatico della mia vita. Uno dei momenti peggiori è stato durante il terremoto. Grazie al lavoro ad uncinetto sono riuscita a distaccarmi un po' dal terrore e dal pensiero della terra che improvvisamente ci sembrava nemica, ho dimenticato l'ansia e lo smarrimento della perdita della sicurezza che di solito trasmette l'edificio casa. Mentre sono rientrata in casa tra una scossa e l'altra ho recuperato il necessario per avviare un nuovo progetto di uncinetto. In quel momento avevo bisogno di calmare la mente sovraffollata di pensieri e ho utilizzato il mio lavoro come una forma di meditazione/preghiera per rilassarmi e non farmi vincere dai sentimenti negativi.
Spero che il mio sia uno spunto per iniziare a fare uncinetto, maglia o altre attività creative del genere e per chi già lo pratica uno spunto per viverlo in modo diverso.
Buon knitting and crocheting a tutti!
Silvia R.P.